Recensione: Pulp napoletano, libro di Vincenzo Carriero

Pulp Napoletano

Ho amato lo stile di Vincenzo Carriero, dopo aver letto “Una giornata bestiale” e ho preso “Pulp napoletano” sicura di non rimanere delusa. E così è stato! Devo, anzi, dire che, con questo suo ultimo lavoro, l’autore ha persino superato se stesso.

“Pulp napoletano” è un libro che coinvolge sin dalla prima scena (quella, cioè, delle colorite donne della Napoli popolare che fanno la conserva di pomodoro e si raccontano le storie). Lo fa per via di una trama originale che scorre a ritmo serrato, come quello di un bel thriller. Un thriller, però, un po’ anormale, perché “Pulp napoletano” è un miscuglio di diversi generi. Il libro lascia il lettore con il fiato sospeso, come un vero e proprio thriller e con l’amaro in bocca, come un noir.

In questo libro c’è, anche, molto umorismo. Un umorismo espresso da un punto di vista onnisciente che ha spesso pietà del povero lettore e gli risparmia i dettagli di scene troppo cruente.

Il libro è stato selezionato tra migliaia di romanzi gialli e noir pubblicati in Italia ed è ora tra la rosa dei nove candidati al prestigioso premio Terre delle Nebbie Biren.

Auguriamo all’autore di vincere, perché questo libro ha tutte le carte in regola per farlo.

Editore: Le Mezzelane Casa Editrice (27 giugno 2018)

In ebook o su carta, acquistatelo qui qui

Vincenzo Carriero nasce a Napoli in un giorno di fine estate. Poco più che quarantenne, sposato, una figlia che ama come niente altro al mondo, un cane maltese con cui parla di donne e politica.
Anarchico convinto, vegetariano ma non troppo, folgorato delle teorie eversive di Bookchin (sì lo so, pare ‘na parolaccia) tanto da auspicare la fine del capitalismo, della TV spazzatura e delle merendine all’olio di palma.
Ama i romanzi di Lansdale, i racconti di Flannery O’ Connor e quel pazzo schizzato di Wallace.
Laureato in economia, imprenditore e scrittore per passione, scrive romanzi, racconti e poesie.
Per la casa editrice Follie Letterarie ha pubblicato una serie di racconti che possono essere letti mediante l’applicazione “Storie in coda” (scaricabile su Play Store).
I suoi racconti fanta-horror si trovano nelle raccolte di siti specializzati (letteraturahorror.it, horror.it, horrormagazine.it) e pubblicati in edizione cartacea.
Pulp napoletano è il suo secondo romanzo, il primo edito da Le Mezzelane Casa Editrice.



Su di me:

Mi chiamo Francesca Mereu ho iniziato la carriera di giornalista nella Russia dei primi anni Novanta. Sono stata corrispondente da Mosca e dalle Nazioni Unite per la radio americana Radio Free Europe/Radio Liberty. Ho trascorso sei anni al The Moscow Times, per il quale mi sono occupata di giornalismo investigativo, coprendo la politica interna e i servizi di sicurezza russi. I miei reportage da Mosca sono stati pubblicati dall’International Herald Tribune, dal The New York Times e da numerosi giornali italiani. Sono autrice del libro L’Amico Putin. L’invenzione della dittatura democratica (Aliberti Editore, 2011), de Il Grande Saccheggio (Le Mezzelane, febbraio 2018) e di diverse opere teatrali,  due delle quali sono state pubblicate nell’aprile del 2016: Profondo Sud, Edizioni Esordienti Ebook . Un altro libro sul Sud americano uscirà a breve.

Ora vivo tra Mosca e il profondo Sud americano (Birmingham, Alabama).

Amo leggere e scrivere recensioni amatoriali dei libri che ho comprato e mi sono piaciuti. 

Leave a Reply

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.