A Mysore mi aspettavo di trovare la solita città indiana super inquinata e intasata di traffico, invece questa è una cittadina pulita, verde, ordinata.
«Mysore è la città più pulita dell’India», dicono orgogliosi i suoi abitanti. E hanno ragione.




Mucca che pulisce il sellino di una moto nel quartiere di Gokulam.
A Mysore le buste di plastica non si trovano, al supermercato per poche rupie danno borse di stoffa e dicono al cliente di utilizzare solo quella. Nei negozi vendono le cannucce di bambù e di rame e ti invitano a usare quelle per bere l’acqua delle noci di cocco.

Nel quartiere centrale di Gokulam abbondano i negozi biologici.
La maggior parte dei ristoranti serve cibo biologico e sattavik, cioè equilibrato secondo la scienza indiana dell’Ayurveda. Per provare i diversi piatti che offrono non c’è niente di meglio del Thali, piatto tipico del Sud che consiste di tante ciotoline con diversi assaggi.



Per chi non ama le spezie a colazione le ragi pancakes, crespelle di miglio indiano che non contiene glutine, sono il piatto ideale.


In
giro per Mysore.