Clarence “Bluesman” Davis & Jock Webb
Il Blues Magazine
PHOTO CREDITS: ROGER STEPHENSON
È una calda giornata di primavera. Il cielo azzurro ci accompagna lungo la highway 20. Da Birmingham, la città più grande dell’Alabama, ci spostiamo verso ovest. PassataTuscaloosa, il traffico si dirada e pick-up di tutte le misure e annate diventano i protagonisti della strada. Lasciamo la highway e un cartello ci dà il benvenuto nellaBlack Belt, una delle terre più fertili d’America, dove un tempo ogni piantagione era coltivata a cotone. Ora gli allevamenti di cat fish, il pesce gatto, sono a ogni angolo.
Attraversiamo case di legno abbandonate, negozi di campagna da tempo chiusi, e rifornitori di benzina con pompe vintage che ancora funzionano. Lungo la strada sono tanti i cartelli che annunciano l’arrivo e l’esistenza di Gesù Cristo e intimano ad andare in chiesa per non finire nelle mani del diavolo.
Percorriamo una strada diritta che taglia fattorie e boschi di querce e pini. Il verde intenso domina il paesaggio. La nostra destinazione è Union: una manciata di case di legno e campi a non finire. Il paesino conta poco più di 200 anime e si trova a 40 miglia circa da un altro più piccolo: Old Memphis, dove viveva Willie King.
Birmingham è a solo un’ora e mezza di macchina, ma mi sembra d’aver viaggiato a ritroso nel tempo.
In una modesta casa verniciata di bianco circondata da ettari di campi coltivati, vive Clarence “Bluesman” Davis, 71 anni, di professione contadino e bluesman. Ad accompagnarmi c’è Jock Webb, 53 anni, meccanico d’auto e suonatore d’armonica di Birmingham. Jock e Clarence si sono conosciuti più di 20 anni fa, grazie al loro amico Willie King e da 8 anni hanno iniziato a suonare assieme.
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