Recensione: Ti Guarderò Morire, libro di Filippo Semplici

Filippo Semplici

Orlando ed Elise, una giovane coppia, sono in viaggio in moto, in Toscana. Una vacanza che dovrebbe essere rilassante (paesaggi spettacolari, tanto buon vino e cibo delizioso), si trasforma in un incubo, quando i due fanno sosta a Borgoladro, un paesino sperduto, abitato solo da anziani in pensione… In questo luogo, dimenticato da Dio, i due dovranno lottare per la propria vita. Borgoladro e i suoi abitanti custodiscono, infatti, un segreto. Un orribile segreto…

Ti guarderò morire è un libro che scorre velocemente, come una pellicola cinematografica, perché la scrittura di questo autore è visiva. A volte, durante la lettura, mi sorprendevo a trattenere il respiro, come si fa al cinema, quando si guarda un film dell’orrore. Filippo Semplici sa come creare quella suspense che tiene il lettore incollato alle pagine. I personaggi sono ben definiti, ognuno con gesti e linguaggio propri. Il finale è inaspettato. Un libro, insomma, che si posa malvolentieri sul comodino, prima d’essere finito.

Editore: Delos Digital (5 settembre 2017)

Pagine: 211

Potete comprare il libro qui o qui

Filippo Semplici è nato a Poggibonsi (SI) nel 1976 e abita a Barberino val d’elsa (FI). Cresciuto leggendo King, Lovecraft e Poe, adora scrivere storie immaginarie e fantastiche perché, come dice lui, la realtà la vive tutti i giorni. È membro dell’Horror Writers Association. Nel 1999 pubblica il racconto Il cucciolo per Fanucci, selezionato da Valerio Evangelisti e nel 2006 il romanzo breve Senza paura, per Tabula Fati. Pubblica numerosi racconti per la rivista Inchiostro e per alcune antologie e siti web. Nel 2008 esce in ebook il romanzo Il giorno dei morti per Edizioni Esordienti Ebook. Nel 2016 vince il secondo premio del Concorso letterario Terni Horror Festival, con il romanzo Il faro, selezionato da Tullio Dobner.

Leave a Reply

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.