Elnora Spencer, La voce blues e jazz di Birmingham, Alabama

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(foto di Roger Stephenson)

Nella città più grande dell’Alabama quando si parla di blues o jazz il discorso cade sempre su Elnora Spencer, un’artista che da decenni incanta il pubblico con la sua voce possente, graffiante. Siamo andati a trovarla nella sua casa di Birmingham e ci ha raccontato della sua infanzia ad Adamsville, cittadina alle porte di Birmingham, e della sua carriera d’artista.

Francesca Mereu, Birmingham, Alabama

È una calda serata di luglio al Gip’s Place, lo storico juke joint alle porte di Birmingham. La band si sta preparando per lo spettacolo.

La cantante blues Elnora Spencer è in mezzo al pubblico, ma non per esibirsi, mi dice. Vuole godersi del buon blues come tutti gli altri, magari seduta vicino a un ventilatore. Il ruolo di spettatrice di Elnora dura ben poco. Un gruppo di signori del pubblico la nota, l’applaude e a voce alta le chiede di salire sul palco e così anche la band.

Elnora sorride. Capisce di non avere scelta e assieme a un giovanissimo bluesman di Birmingham ci regala improvvisazioni blues da pelle d’oca. Le bastano pochi sguardi e delle brevi battute per entrare in sintonia con il cantante Todd Simpson e la sua band. È la prima volta che si esibiscono assieme, ma sembra che si conoscano da anni.

«È stato un bel regalo sentire una delle migliori voci dell’Alabama» mi dice una signora.

Da queste parti infatti quando si parla di voci femminili nel blues il discorso cade sempre su Elnora Spencer, 61 anni, voce potente, calda, graffiante, una cantante che spazia tranquillamente tra il blues e il jazz.

Elnora ha vinto diverse volte il titolo di migliore vocalista femminile dell’area di Birmingham ed è stata inserita nel 2014 nella Blues hall of Fame come “Master blues artist” dell’Alabama. Quest’anno in agosto assieme a Sam Frazier (vedi il Blues N. 133) è stata inclusa nella prestigiosa Hall of Fame della Birmingham Record Collectors’,un’associazione di collezionisti di dischi che è dedita a preservare le migliori tradizioni musicali della zona.

Elnora è nata a Gadsden, nel nordest dell’Alabama, ed è cresciuta ad Adamsville, una cittadina alle porte di Birmingham, ora vive in una piccola casetta a schiera di Forestdale, un quartiere della periferia nord di Birmingham. Ed è lì che la vado a trovare.

«Non ho la macchina» mi racconta, «S’è rotta a gennaio e non riesco a mettere da parte i 1,500 dollari per l’anticipo di una macchina usata».

A Birmingham, dove i mezzi pubblici sono quasi inesistenti, la macchina è un arto necessario senza il quale è impossibile vivere. Il negozio più vicino è di solito a diverse miglia di distanza dalle zone residenziali, irraggiungibile dunque a piedi. E anche per la più piccola compera bisogna salire in macchina e raggiungere una plaza o una shopping mall.

Elnora riceve un sussidio appena sufficiente a pagare l’affitto, per il resto deve contare sulla sua voce e sull’aiuto dei numerosi fan, che durante il nostro incontro l’hanno chiamata diverse volte per chiederle se aveva bisogno di spostarsi, o di denaro per pagare le bollette.

«Non è facile vivere di sola musica» mi spiega, «Ho sempre cantato la sera e lavorato il giorno, ma ora non posso per motivi di salute».

«La mia vita non è stata facile. Ma quando lo è mai stata per i cantanti blues neri? (ride, ndr). Prima o poi devo scrivere la mia biografia. Ti racconterò delle cose che ti stupiranno».

E aveva ragione. La vita di Elnora sa tanto di realismo magico, come del resto tante storie da questa parte del mondo.

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