Clarksdale, Mississippi – Quattro giorni nella capitale del blues

 

Leo Bud Welch
Leo “Bud” Welch, foto di Francesca Mereu

Francesca Mereu – Clarksdale, Mississippi. 

Il primo sole caldo di primavera illuminava le piatte e diritte strade che tagliano piantagioni di cotone e mais. Un sole che quest’anno non solo nel Mississippi, ma anche in tutto il profondo sud, si è fatto attendere. Sembrava quasi che anche la campagna circostante, e non solo Clarksdale, si fosse agghindata per accogliere il Juke Joint Festival. E dal 9 al 12 aprile il centro decadente di questa cittadina di appena 20mila anime, che ha però dato i natali ai più grandi bluesmen d’America, ha ospitato più di cento performance. Si suonava in strada, all’interno dei locali abbandonati del centro storico, nei bar, nei club. Ovunque il blues la faceva da padrone. E la scelta su chi andare ad ascoltare non è stata facile con la sfilza di nomi che il programma proponevaleggende del blues e musicisti della nuova scuola (alcuni giovanissimi). Il tutto condito da eventi di “festa di paese”, come le corse di maialini, le sfilate di giovanissime cheerleaders e ovviamente tanto cibo grasso (altrimenti non saremmo nel sud!). 

Abbiamo deciso di dare la precedenza ai musicisti della vecchia scuola che quest’anno includeva nomi come Leo “Bud” Welch, Little Joe Ayers, Henry “Gip” Gipson, Elmo Williams, Cedell Davis, Big George Brock, Hezekiah Early, LC Ulmer, Robert “Bilbo” Walker e tanti altri. Ci è sembrato che niente come la loro musica facesse da colonna sonora ai nostalgici paesaggi del Delta del Mississippi e descrivesse le emozioni che si provano a visitare questa parte d’America. 

L’ultima (ri)scoperta del blues Leo “Bud” Welch, boscaiolo in pensione, ci ha regalato fuori dal Cat Head (il negozio di CD, dischi, riviste e arte blues di Roger Stolleuno dei fondatori del Juke Joint Festival) un’emozionante e energica performance. Con la sua chitarra calda e graffiante e la voce roca, “Bud” Welch ha letteralmente rapito il pubblico con pezzi classici del blues e brani tratti dal suo ultimo album I Don’t Prefer No Blues, uscito alla fine di marzo. Nonostante i suoi 83 anni, dopo lo show ha ripreso la postazione sotto la tenda improvvisata dal simpatico manager Vencie Varnado per promuovere la sua ultima fatica. E quanti fan erano in fila per un autografo! 

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